Progetto “Lo Struzzo”: incontro con Giorgio Scianna

Il presente articolo sarà pubblicato su WeMoro, il giornale online della nostra scuola.

La scorsa settimana, la nostra scuola ha avuto il piacere di ospitare lo scrittore del recente romanzo “Le api non vedono il rosso” pubblicato da Einaudi nel 2021, Giorgio Scianna.

Gli incontri, svoltisi in aula magna alla presenza di diverse classi del liceo, sono stati tenuti dall’autore che, dimostrando grande disponibilità nel rispondere alle domande avanzate dai giovani lettori, ha ceduto loro la parola fin da subito.

Le curiosità vertevano principalmente sul fulcro della vicenda, ossia gli interrogativi di ordine morale a cui viene sottoposto il protagonista del suddetto “legal drama”: fin dove si spinge la responsabilità umana quando entra in gioco la tecnologia? A chi si deve attribuire la colpa delle malaugurate conseguenze dell’errore della scienza? Sarebbe corretto condannare il progettista di una macchina a guida autonoma che causa la morte di una bambina?

Determinati dubbi scaturiscono dalla domanda fondamentale presente sulla copertina del libro: di chi è la colpa quando la colpa non c’è?

La copertina del libro
Un momento del firmacopie

Una copia autografata

Non sono mancate domande riguardanti anche la creazione del libro: dai personaggi, alla scelta del titolo, al punto di vista adottato dall’autore nella storia.

Il titolo “Le api non vedono il rosso” è stata una scelta diretta – ha spiegato l’autore – così come le api riescono a distinguere persino le diverse sfumature del viola, ma non a vedere il rosso, anche a noi esseri umani non è possibile controllare una parte della nostra mente, o più in generale, della nostra vita.

Gruppo di studenti all'incontro con lo scrittore Giorgio Scianna

Per quanto riguarda i personaggi invece, Scianna ha affermato che è inevitabile, e anche utile, l’influenza del vissuto dell’autore, ma che comunque non è solito ispirarsi alle caratteristiche delle persone che conosce.

Inoltre, ha sostenuto di non utilizzare nessun personaggio per esprimere il suo punto di vista: “cerco di essere il più oggettivo possibile nel raccontare le mie storie, anche se può capitare che io mi ritrovi nelle caratteristiche di alcuni di loro”.

L’unione di vicende familiari, thriller e romanzo psicologico mette in luce la ricchezza della trama, resa avvincente dalla moltiplicazione dei punti di vista interni e dai riferimenti all’attualità. Sono queste le caratteristiche che hanno affascinato noi studenti, entusiasti del confronto e del firmacopie svoltosi alla fine dell’incontro.

Giulia Bartoli, Giada Breviglieri, Marilisa Maruca, Giulia Scaringella